Storia
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1923
Giuseppe Rossi lavora ad Arsago nell’attività di famiglia con il fratello Felice, che produce e commercializza materassi, tappezzeria e selleria.
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1935
Distaccatosi dal fratello, Giuseppe Rossi fonda con la moglie, Maria Saporiti, l’azienda omonima a Cavaria.
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1939
Giuseppe risolve nel meccanismo la coesistenza di due funzioni differenti: crea così la poltrona-letto Confortevole, primo di una lunga serie di brevetti.
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1951
Produzione e famiglia si trasferiscono ad Albizzate che nel 1980 ne modificherà il nome aziendale.
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1955
Inizia la collaborazione con l’arch. G. Vitelli seguito poi da T. Ammannati, che durerà fino agli anni ’70. Un passo che segnerà una svolta creativa e che porterà la Rossi di Albizzate nel Museo del Design italiano, Triennale Milano.
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1961
Rossi di Albizzate è tra i soggetti fondatori di quella che sarebbe diventata la più importante fiera del design al mondo: il Salone del Mobile di Milano. Ne presiederà per anni la Vicepresidenza.
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1964
Si avviano sperimentazioni con il poliuretano schiumato a freddo. Nella seconda metà degli anni’60 viene brevettata la miscela Rofoam che oltre a permettere libertà formale, garantirà maggior comfort e durata.
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1969
Vitelli e Ammannati progettano Grandangolo, il primo divano modulare al mondo in PU schiumato a freddo, con un sistema di seduta continuo. A breve il testimone progettuale passerà a C. Bartoli futuro Compasso d’Oro alla Carriera.
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1975/76
A firma Bartoli vengono aperti gli showroom di Milano e Roma, in due location d’eccezione. Nel 1976 viene stretta la partnership con la casa di moda Borbonese per l’uso in esclusiva delle pelli ad occhio di pernice.
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1980 – 1990
All’Arch Bartoli si affianca l’Arch Salocchi. Nei primi ’90 avviene il passaggio generazionale con i figli Luigi e Piero. Si avviano nuove collaborazioni con svariati designer. Un secondo prodotto entra nel Museo del Design Italiano.
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2010
Dopo la scomparsa di Giuseppe e la monografia pubblicata da Electa sulla storia dell’azienda nel 2005, nel 2010 viene inaugurato il Museo Aziendale che racconta il valore della Rossi di Albizzate per il design italiano.
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2022
Il brand viene rilevato e affidato in licenza alla milanese Luxur-IT, con l’intento di attualizzarne la struttura aziendale, l’offerta e i mercati di rifermento in una nuova ottica sostenibile, pur preservandone l’eredità culturale.
Museo






— Decennali testimoni di continua evoluzione
Il Museo Aziendale Rossi di Albizzate è uno spazio espositivo permanente di 900 mq inserito nella struttura progettata dagli architetti A. Magnaghi e M. Terzaghi. Curato dai fratelli Rossi in prima persona, contiene parte della produzione aziendale dagli esordi ad oggi.
Viene fondato nel 2010 per celebrare la lunga storia dell’azienda e per promuovere, valorizzare e tramandare il ricco patrimonio culturale e storico del Brand.
Nel 2015 il Museo Aziendale viene ampliato per ospitare ancora più pezzi che appartengono alla storia di Rossi di Albizzate e che contribuiscono a quella del Design Italiano. Attualmente in fase di restauro, verrà presto riaperto al pubblico.
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Designer
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Carlo Bartoli
Compasso D’Oro alla Carriera
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Giotto Stoppino
Compasso D’Oro alla Carriera
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Matteo Thun
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Claudio Salocchi
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Hans Von Klier
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Fabio Di Bartolomei
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Roberto Lazzeroni
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Vitelli Giampiero e Titina Ammannati
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Pio e Tito Toso
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Bartoli Design
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Adam Tihany